Marzo 2014, Anno VI, n. 3
Fernando Bruno
La lezione di Dossetti: lo Stato non è agnostico
Telos: In ogni ricostruzione che si rispetti della storia dell’Italia Repubblicana, la Democrazia Cristiana figura di diritto sul banco degli imputati. Nel suo libro dedicato a Giuseppe Dossetti, Lei non si limita a ricostruire la vicenda di un uomo politico e della sua corrente, ma sembra scorgere in quella vicenda la promessa tradita di un partito, e di un Paese, che avrebbero potuto essere e non sono stati. Dossetti è stato il profeta di una DC e di un’Italia diverse?
Fernando Bruno: Dossetti era certamente il profeta di una DC e di una Italia diverse. Lo era in primo luogo per ragioni anagrafiche e per formazione culturale. Si pensi ad esempio alla sua riflessione sul fascismo. Come già in Gobetti e in Gramsci, nella lettura proposta da Dossetti i fascismi europei non introducono - come vorrebbe la lettura di derivazione crociana prevalente nella DC - un elemento di traumatica rottura nella storia dell’Europa moderna, ma sono piuttosto l’inevitabile sviluppo in senso autoritario ... continua
Editoriale
L’analisi di Fernando Bruno ricostruisce la vicenda politica di Giuseppe Dossetti e del tormentato confronto tra la sua corrente all’interno della Democrazia Cristiana e quella, maggioritaria, di De Gasperi. Dossetti ed il suo gruppo portarono per la prima volta, all’interno del cattolicesimo politico italiano, la consapevolezza che il suo compito non fosse quello di perpetuare le forme della gestione del potere proprie del parlamentarismo liberale, bensì quello di educare le masse alla partecipazione ... continua
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