Novembre 2015, Anno VII, n. 11
Giovanni Amelino-Camelia
Un filo d’acqua che cade si rompe in gocce
Telos: Laurea a Napoli, Phd a Boston, post dottorati al MIT, poi Oxford, Neuchâtel ed il CERN di Ginevra. Nel 2000 rientra in Italia per insegnare gravità quantistica alla Sapienza. Eccezione che conferma la regola della fuga dei cervelli o un segnale di cambiamento?
Giovanni Amelino-Camelia: Adesso c’è più attenzione (non mi pare si facciano grandi cose ma almeno c’è attenzione) all’obiettivo del rientro dei cervelli ma nel 2000 la questione era ancora poco compresa. Il mio rientro fu una tra poche eccezioni di quel periodo e non era pianificato: vincere un concorso standard in Italia per chi è stato, come me, oltre un decennio all’estero è impresa molto ardua ... continua
Editoriale
Stratone di Lampsaco, eh allora? Fu proprio lui, allievo di Aristotele, ad osservare, nel terzo secolo avanti Cristo, che un filo d’acqua quando cade si rompe in gocce e comprese che un corpo quando cade attraversa una prima fase di accelerazione. Ma di cosa stiamo parlando, di fisica o di filosofia? ... continua
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