Novembre 2013, Anno V, n. 11
Giuseppe De Rita
Non c’è vita senza desiderio
Telos: Se dovessimo cimentarci nell’esercizio di riannodare i fili della crisi che investe l’Italia, lo smottamento del ceto medio probabilmente emergerebbe come uno dei suoi caratteri più rappresentativi. Quali cambiamenti di lungo periodo può indurre questo declino? Una società più polarizzata è soltanto più povera ed instabile, o può covare in sé i germi di una rinascita su nuove basi?
Giuseppe De Rita: L’ottimismo della ragione, e anche, da cattolico, quello della speranza sono sempre un buon inizio per riflettere. Però questo non deve renderci ciechi: la crisi italiana e del grande invaso borghese che ha dato la spinta alla crescita del corpo sociale intorno agli anni Ottanta ha portato alla luce una carenza che era coesistente, ma che, in tempi di bonaccia, non si percepiva così drammatica: che è la crisi di una vera classe dirigente. Intendo una borghesia con sane venature di aristocrazia illuminata ... continua
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