Dicembre 2017, Anno IX, n. 12
Valerio Massimo Manfredi
Odisseo contemporaneo. Il mio nome é Valerio Massimo
Telos: La storia è memoria. Una memoria che gli storici si sforzano, attraverso lo studio dei documenti, di rendere oggettiva, la più veritiera possibile. Come interpreta il suo ruolo di storico che scrive anche romanzi?
Valerio Massimo Manfredi: Si tratta di due attività separate, ma non rigidamente. Nei testi storici ci sono anche forme narrative, teatrali (vedi il discorso dei Meli e degli Ateniesi durante la guerra del Peloponneso narrata da Tucidide), così come in testi letterari (Anna Karenina di Tolstoj, I Promessi Sposi di Manzoni, Io, Claudio di Robert Graves), ci possono essere ricostruzioni storiche di grande rigore e di straordinaria efficacia o addirittura anticipazioni o riabilitazioni di personaggi storici precedenti a quelle degli storici professionisti. Personalmente non ho ruoli ma solo autorialità di testi di vario genere che possono essere giudicati da chi li legge, non da chi li scrive. ...continua
Editoriale
Il 2017 per Primo Piano Scala c potrebbe essere identificato come l’anno dei Manfredi. Ne abbiamo intervistati ben due. Il secondo, l’ospite di questo ultimo numero dell’anno, è un personaggio di levatura internazionale, uno degli scrittori che meglio interpreta il romanzo storico, uno studioso che ha fatto della sua materia, l'archeologia, unita alla sua passione per la storia, la fonte di ispirazione della sua produzione narrativa meravigliosa e avvincente. Abbiamo intervistato Valerio Massimo Manfredi che, oltre a tutto quello già scritto, è anche docente universitario, giornalista e volto noto della TV. Ma è anche e soprattutto un incantatore. ...continua
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