Ottobre 2018, Anno X, n. 10
Theodoros Koutroubas
Cosa possono fare davvero i lobbisti
Telos: Come definirebbe il lobbying?
Theodoros Koutroubas: La parola lobbying deriva, probabilmente, dal termine inglese “lobby” che indica l’atrio del Parlamento inglese dove le persone, provenienti da ogni parte del Regno Unito, incontravano i propri parlamentari per informarli su questioni di rilievo dei loro collegi elettorali, per le quali sarebbe stato necessario l’intervento del Parlamento e del Governo centrale. Nel contesto attuale delle democrazie partecipative, il cittadino non è il soggetto silenzioso di una nuova monarchia elettiva, che si limita a garantirgli il diritto di decidere sull’indirizzo politico della nazione solo nelle occasioni formali di rinnovo del mandato “regale”, una volta ogni 4 o 5 anni ...continua
Editoriale
A ben vedere, se non esistesse il lobbying, con tutto quello che le azioni di “informazione e persuasione” rivolte al sistema dei decisori pubblici portano con sé, non esisterebbe nemmeno la democrazia rappresentativa per come la conosciamo, che comunque vogliamo girarla resta sempre la migliore forma di organizzazione politica dello Stato (o la meno peggio, a seconda dei punti di vista) che l’umanità è riuscita a darsi. Continuo a dissentire che lobbying sia persuasione, e insisto, in maniera al limite della testardaggine, che lobbying sia rappresentare una posizione ...continua
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