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Maggio 2024, Anno XVI, n. 5

Tiziana Lippiello

Quanto è Vicina la Cina?

I motivi per cui le due civiltà antiche che erano lontane ma al contempo vicine furono individuati innanzitutto dai gesuiti, che nel tradurre i testi classici cinesi ravvisarono analogie con il cristianesimo.

Telos: 2024. Anno speciale per Venezia. Si celebrano i 700 anni dalla morte di un cittadino dalla fama ineguagliata nel tempo e nel mondo: Marco Polo. È stato istituito il Comitato Nazionale e Lei nominata presidente del Comitato Scientifico e coordinatrice dei progetti. Ce ne descrive qualcuno che secondo Lei rivestirà un particolare interesse?

Tiziana Lippiello: Un anno importante per la città di Venezia e non solo. Celebriamo i 700 anni dalla morte di Marco Polo ricordando le avventure di questo mercante veneziano partito per il lontano oriente al seguito del padre e dello zio. Marco Polo è ben noto in Asia e in Europa non tanto per le sue attività commerciali, ma per aver aperto la via di una comunicazione interculturale. Le sue narrazioni denotano una curiosità straordinaria, una capacità di adattamento, un’apertura mentale unica, oltre alla sua capacità di farsi apprezzare dall’imperatore mongolo Kublai Khan. Quanta virtù e determinazione! Un esempio di diplomazia culturale valido anche ai nostri giorni. Quanto alle iniziative scientifiche e ai progetti per le celebrazioni di questa ricorrenza, voglio ricordare tre mostre: “I mondi di Marco Polo – Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento”, in corso a Palazzo Ducale (6 aprile - 29 settembre 2024), organizzata insieme con l’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai; a novembre questa esposizione approderà proprio in questa città, allo Shanghai Museum. Proprio per questo posso dire che incarna lo spirito di dialogo e di collaborazione tra istituzioni italiane e cinesi, nel segno di Marco Polo. A partire da luglio, la mostra “Viaggio di conoscenze. Il Milione di Marco Polo e la sua eredità fra Oriente e Occidente”, organizzata dall’Ambasciata italiana in Cina e dall’Istituto Italiano di Cultura di Pechino. Questa mostra avrà anche una sezione digitale fruibile con visori a realtà aumentata, che permetterà al pubblico di intraprendere in prima persona il viaggio di Marco Polo. Un’ulteriore esposizione dedicata a Marco Polo aprirà nel mese di ottobre di quest’anno all’Accademia dei Lincei.

Cina e Italia vantano una storia di scambi millenaria. Non solo di scambi commerciali, ma culturali. Quali sono i motivi che stanno alla base del reciproco apprezzamento?

I motivi per cui le due civiltà antiche che erano lontane ma al contempo vicine furono individuati innanzitutto dai gesuiti, che nel tradurre i testi classici cinesi ravvisarono analogie con il cristianesimo, come ad esempio l’amore per la famiglia e in generale per gli altri, il valore dell’amicizia, la generosità. Oggi è importante ripercorrere quei sentieri di amicizia e fratellanza e individuare nuove modalità di dialogo, imparando gli uni dagli altri. Sono queste le vie di Marco Polo, in un certo senso. Il nuovo corso di laurea Ancient Civilisations for the Contemporary World (Università statale di Milano - Università Ca’ Foscari) nasce con questa finalità: studiare le civiltà del passato per comprendere il presente e agire in modo consapevole.

Nel dialogo tra Cina e Italia non sono mancati gli incidenti di percorso. Uno tra i più mediatici è stato sicuramente quello esploso, nel 2018, per una campagna pubblicitaria della casa di moda Dolce & Gabbana.

È stato certamente un errore di comunicazione, capita a tutti di sbagliare. Per questo D&G si sono rivolti a noi per rimediare, per conoscere meglio la cultura cinese e imparare dagli errori. Abbiamo creato un CLAB (Ca' Foscari Lab) con gli studenti e i professori di lingua e cultura cinese e di management per educare alla comunicazione con la Cina, per evitare di commettere errori. La conoscenza profonda della storia e della cultura altrui è imprescindibile per ogni rapporto che si intenda stabilire, di natura culturale, politica o commerciale: spesso, quasi sempre direi, queste tre dimensioni devono interagire. È un errore pensare di imporre le nostre convinzioni e i nostri paradigmi.

L’Università Ca’ Foscari, che Lei guida dal 2020 è ‘un Ateneo giovane nel contesto italiano.’ Giovane ‘per la sua età, ma anche, soprattutto, per il suo carattere.’ Ci descrive questo carattere?

Giovane nel contesto italiano, se così si può dire, perché fondata nel 1868 proprio per rispondere alla necessità ma soprattutto all’ambizione della città di formare economisti abili nelle transazioni economiche e nelle relazioni diplomatiche. Un’Università per l’Italia finalmente unita, che doveva dotarsi di una politica estera all’altezza del suo ruolo: i rapporti diplomatici e commerciali assumevano in quel contesto un’importanza straordinaria. Siamo una delle prime Business School in Europa ad aver pensato strategicamente a coniugare la dimensione del commercio internazionale e del diritto con quella delle competenze linguistiche e culturali. Poi, nel corso del tempo, ci siamo dotati anche di competenze indispensabili nell’ambito dei beni culturali e degli studi umanistici e di un campus scientifico a Mestre. Oggi, nell'anno delle celebrazioni poliane, questa dimensione è di grande attualità. Italia e Asia celebrano questo mercante, viaggiatore e ambasciatore capace di tessere relazioni e farsi apprezzare nel vasto impero dominato dalla dinastia Yuan. Un esempio di dedizione, umiltà e intraprendenza per il mondo contemporaneo.

Marco Sonsini

Editoriale

La nostra ospite del numero di maggio di PRIMOPIANOSCALAc, la Prof. Tiziana Lippiello, è una sinologa di chiara fama. Di Cina se ne parla tanto, e spesso a sproposito e con toni terroristici.
Poche settimane addietro il New York Time ha dedicato un’intera pagina a questo fenomeno. L’articolo, dal titolo “Let’s all take a deep breath about China invita, appunto, a fare un bel respiro prima di agitare lo spauracchio del pericolo giallo, e prendere decisioni spinti dall’ansia che “fa spesso reagire il legislatore americano in modo paranoico e repressivo.” L’autore, Rory Truex, professore di Princeton, scrive che “Quasi tutto ciò che è preceduto dalla parola 'cinese' scatena una reazione di paura nel nostro sistema politico, confondendo la nostra capacità di valutare e contestualizzare correttamente le minacce. Questo ha portato il governo e i politici americani a perseguire politiche basate sulla repressione e sull'esclusione, rispecchiando il sistema autoritario che cercano di combattere.”
L’articolo elenca una serie di scelte legislative assurde e a dir poco sproporzionate. Alcune rasentano il ridicolo. Quella del divieto di importazione dell’aglio cinese perché “potrebbe essere una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, (…) poiché sarebbe fertilizzato con liquami umani (…)” fa il paio con il caso Barbie. La scorsa estate, diversi deputati repubblicani hanno denunciato il film perché una cartina del mondo, mostrata brevemente in una scena, includeva una linea tratteggiata. L'hanno interpretata come un riferimento alla linea dei nove tratti della Cina, che Pechino utilizza per sottolineare le sue rivendicazioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale. Beh, dopo tutta questa lettura ansiogena, sprofondare nelle parole piene di amore per una cultura millenaria come quella cinese, della Rettrice Lippiello è un vero sollievo.
Ci ricorda che sin dai tempi delle missioni dei Gesuiti in Cina, le due culture hanno trovato analogie che stanno alla base del reciproco apprezzamento. E ci invita a “ripercorrere quei sentieri di amicizia e fratellanza e individuare nuove modalità di dialogo, imparando gli uni dagli altri.” In una domanda abbiamo citato l’incidente diplomatico, occorso nel 2018, creato da tre video con una modella asiatica che cerca di mangiare cibo italiano –pizza, spaghetti e un cannolo siciliano– con le bacchette. I video, accompagnati dall’hashtag #DGLovesChina e #DGTheGreatShow, dovevano promuovere la sfilata di Shanghai. Video che sono stati accusati di riproporre un’immagine stereotipata della Cina che non esiste più, tra lanterne, musichette ridicole e rosso ovunque, e di essere persino derisori. Quello che non sapevamo è che, dopo l’incidente, D&G si sono rivolti proprio a Ca’ Foscari “per rimediare, per conoscere meglio la cultura cinese e imparare dagli errori.”
Nell’intervista non potevamo non chiedere alla Prof. Lippiello delle celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo. Se ne sta occupando come coordinatore del Comitato scientifico, responsabile della creazione e organizzazione degli eventi scientifici. Ci ha dato alcuni consigli, su alcune delle mostre da non perdere. Grazie, e proveremo a visitarne almeno una!
La serie delle copertine del 2024 di PRIMOPIANOSCALAc è ispirata alle opere di Romano Gazzera, pittore piemontese noto per i suoi fiori ‘giganti’, ‘parlanti’ e ‘volanti’ che, insieme ad altri temi iconografici legati alla memoria storica e collettiva, lo hanno caratterizzato e distinto come il caposcuola della corrente Neo-floreale italiana. Per la Rettrice abbiamo scelto il Cymbidium, una delle prime orchidee coltivate dall'uomo. Confucio, che ne lodò bellezza e fragranza, la inserì tra i ‘Quattro Nobili’, le quattro piante che rappresentano le virtù del junzi confuciano, cioè dell’uomo ideale: la modestia è rappresentata proprio dall’orchidea; l’eleganza dal crisantemo, la resilienza dal bambù e la perseveranza dal pruno.

Mariella Palazzolo

Tiziana Lippiello

Tiziana Lippiello è la Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia dal 2020. Professoressa ordinaria di Lingua cinese classica, Storia della filosofia e delle religioni della Cina presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea, la sua formazione nella sinologia si è perfezionata con corsi e seminari di cinese classico, di storia e filosofia presso l’Institute of Foreign Languages di Pechino (1984), la Fudan University di Shanghai, PRC (1985-1987), il Sinologisch Instituut dell’Università di Leida (1989-1994). L’ambito delle sue ricerche si muove dalla letteratura alla storia agli aspetti socio-culturali della società cinese, con una visione d’insieme che supera ogni vincolante settorialità con prospettive di ampio respiro.
Dal 2014 al 2017 è stata Prorettrice vicaria con delega alle relazioni con l’Asia e dal 2017 al 2020 Prorettrice vicaria con delega alle Relazioni Internazionali. Dal 2022 è componente della Giunta della CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) e Delegata agli Affari internazionali CRUI, ed infine Presidente dell’Eutopia European University.
La Prof. Lippiello è nata a San Vito al Tagliamento nel 1962, vive a Portogruaro e ha due figlie.
Alla nostra classica domanda su hobby e passioni ha risposto, con un pizzico di sano umorismo: “Ci ho pensato ma da quando sono rettrice non ho tempo per dedicarmi a hobby.”

Marco Sonsini