Agosto 2023, Anno XV, n. 8
Roberta Metsola
Prevedere l’Imprevisto
“Da politica, ho imparato a prepararmi agli imprevisti, quindi per ora concentro la mia energia e la mia attenzione su ciò che ho davanti a me, sul Parlamento Europeo e – soprattutto – sui cittadini europei”.
Telos: “Affrontare gli imprevisti non mi spaventa. Dopotutto, sono madre di quattro figli”. Però, non tutti gli imprevisti sono altrettanto seri. Quale dei tanti che ha dovuto affrontare durante il suo mandato ha richiesto il maggiore impegno e perché?
Roberta Metsola: Ho imparato in politica a non aspettarmi nulla e a prepararmi agli imprevisti. Naturalmente, quando ho assunto l’incarico nel 2022, sapevo che non sarebbe sempre filato tutto liscio. Ma penso che nulla mi avrebbe mai potuta preparare alla varietà di sfide che io – insieme ai miei colleghi in Parlamento – avrei dovuto affrontare.
Sicuramente, l’ingiustificata aggressione russa nei confronti dell’Ucraina è lo sconvolgimento più grande che abbiamo affrontato e stiamo continuando ad affrontare
. È stato un punto di svolta radicale che contrasta con tutto ciò in cui crediamo e che è una provocazione, senza precedenti, per tutto il mondo. Ma anche la risposta dell’Unione Europea è stata senza precedenti. Siamo rimasti coesi, come mai prima, per sostenere l’Ucraina con ogni mezzo possibile, dall’assistenza finanziaria all'aiuto umanitario, ad una serie di pacchetti di sanzioni contro la Russia – il nostro impegno e la nostra solidarietà sono stati e continueranno ad essere incrollabili.
E in tutto ciò, il Parlamento Europeo è stato in prima linea – il primo a spingere per l’adozione di sanzioni contro la Russia e per il riconoscimento all’Ucraina dello status di Paese candidato all’adesione all’UE. La guerra sui nostri confini ci ha anche resi consapevoli delle nostre carenze. Ha avuto un impatto diretto sulle nostre economie, provocando una crisi energetica senza precedenti, aumentando l’inflazione e il costo della vita. Ha messo a dura prova la nostra resilienza e ha messo in chiaro che non possiamo più permetterci di fare affidamento su attori inaffidabili. Dobbiamo garantire che l’Unione Europea sia capace di reggersi in piedi da sola quando ci sono in gioco politiche fondamentali, come l’energia o la sicurezza e la difesa.
Allo stesso tempo, stiamo affrontando emergenze in vari altri contesti. Il fenomeno migratorio e la crisi climatica continuano ad essere due dei dossier più importanti in agenda da diverso tempo e stiamo facendo significativi passi avanti. Ad esempio, il nuovo Patto per la Migrazione e l'Asilo rappresenta un passo fondamentale nella gestione delle migrazioni nell’UE, mentre il Green Deal è uno strumento essenziale per rendere l’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero. Da ultimo, c’è stato uno scandalo legato alla corruzione che ci ha profondamente sconvolti e ha richiesto una nostra risposta immediata. Ma ci ha dato anche lo slancio per portare avanti riforme delle quali questo Parlamento ha bisogno. Le sfide sono state senza pari, ma lo sono state anche la resilienza, la solidarietà e l'unità del Parlamento Europeo, e di questo sono estremamente orgogliosa. Abbiamo raggiunto risultati concreti.
L’Europa si trova ad un punto di svolta. Alla Conferenza sul Futuro dell’Europa sono state avanzate numerose proposte. Alla luce degli sviluppi e delle sfide a livello internazionale, europeo e nazionale, crede che sia giunta l’ora di riformare i Trattati? In tal caso, quali sono le modifiche che ritiene necessarie?
È innegabile che gli ultimi anni sono stati complessi. Stiamo affrontando una guerra illegale in Ucraina che porta distruzione e morte e minaccia la volontà politica di un popolo sovrano. A ciò si aggiungono una pandemia globale, una crisi energetica, l’inflazione e la guerra cibernetica. E intanto l’emergenza climatica si aggrava inesorabilmente. Il mondo sta cambiando e noi dobbiamo cambiare con esso. Non possiamo avere paura delle riforme. Prendiamo, ad esempio, il processo di allargamento che l’UE cercherà di intraprendere nei prossimi anni. Ciò che ha funzionato per 27 Stati Membri non funzionerà per 33 o 36. Dobbiamo parlare seriamente di come possiamo ‘evolverci’.
Non mi fraintenda: l'obiettivo non è la ‘modifica del Trattato’ in sé, ma una migliore cooperazione nel settore della difesa, l'obiettivo è una politica sanitaria comune, l'obiettivo sono gli acquisti congiunti di energia, come regola.
La Conferenza sul Futuro dell’Europa ha dato avvio a un dibattito. Un dibattito tra cittadini, tra istituzioni e tra cittadini e istituzioni. Non dobbiamo aver paura di proseguire in questo dibattito. Non dobbiamo mai aver paura del cambiamento.
“Spero che l’Italia continui ad essere al centro dell’Europa”. Quale ruolo vede per il nostro Paese nella costruzione delle politiche europee?
È a Roma che furono firmati i nostri Trattati fondativi, creando de facto e de jure un’Unione Europea di pace che abbiamo costruito e continuiamo a costruire insieme come europei.
Nessuna decisione viene presa dal Parlamento Europeo senza lo strenuo lavoro degli Europarlamentari italiani. Sono certa che le relazioni tra Italia e UE continueranno ad essere imperniate su principi di cooperazione, solidarietà e responsabilità condivise. Se non lavoriamo insieme, non riusciremo mai a trovare soluzioni adeguate ai problemi centrali della nostra epoca, come le migrazioni, che, come so bene, toccano da vicino l’Italia. Sono convinta che sia possibile trovare una soluzione che rispetti i confini e che sia al contempo giusta e umana nei confronti delle persone bisognose di protezione, ferma nei confronti di coloro che non ne hanno diritto e forte nei confronti dei trafficanti che sfruttano le persone più vulnerabili.
Ciò detto, manca meno di un anno alle elezioni europee del 2024. E voglio ricordare a tutti i cittadini italiani che l’Europa è vostra. L’Europa siete voi. Le vostre scelte contano. Il vostro voto conta. Se tutti facciamo sentire la nostra voce alle elezioni, potremo rimanere al centro dell’Europa. E i nostri rappresentanti difenderanno i nostri diritti fondamentali e i nostri valori e combatteranno per le cause che ci stanno a cuore. Il diritto di voto è il diritto di chiedere conto. Se non votate, lo faranno altri e il risultato potrebbe non piacervi.
Politica di lungo corso, ha avuto numerosi incarichi nella sua carriera. Cosa ci può dire del suo futuro?
Mi sento privilegiata ad aver potuto vivere il progetto europeo da una pluralità di punti di vista diversi nel corso della mia carriera. È stata un’esperienza che mi ha arricchita moltissimo. Adesso ci resta ancora un anno intero prima delle elezioni europee del 2024, quindi non mi sto concentrando su cosa succederà in futuro, alla fine del mio mandato, ma piuttosto su portare avanti i tanti importanti dossier legislativi sul tavolo. Sto anche cercando di visitare tutti gli Stati Membri per sensibilizzare i cittadini sull’importanza delle elezioni, perché alla fine la democrazia è alla base di tutto, è al centro di tutto ciò che facciamo nel Parlamento Europeo. Presiedere questo Parlamento è il più grande onore della mia vita ed è proprio per questo che ce la metterò tutta fino all’ultimo secondo del mio mandato per far progredire la democrazia europea. Credo nel Parlamento e nella sua importanza per la legittimazione democratica del nostro progetto. Il futuro del Parlamento deve essere un futuro forte. Come ho detto prima, da politica ho imparato a prepararmi sempre agli imprevisti, quindi concentro la mia energia e la mia attenzione su ciò che ho ora davanti, sul Parlamento Europeo e – soprattutto – sui cittadini europei. Sul dopo, vedremo cosa accadrà.
Marco Sonsini
Editoriale
“Prevedi l’imprevisto e sii pronta a tutto”. Questa è la ricetta di Metsola all'aspirante politico. Una ricetta che, racconta, le era stata passata da un illustre predecessore, Antonio Tajani. Da questo monito abbiamo tratto il titolo dell’intervista di agosto di PRIMOPIANOSCALAc, dove l’ospite d’onore è proprio Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, e donna politica di lungo corso. Maltese, eletta Presidente nel gennaio 2022, quando ancora l’ondata del Covid era tristemente presente e tangibile, in questo anno non si è fatta mancare nulla: oltre alla pandemia, si è trovata a gestire una guerra, una crisi energetica senza uguali, una rinnovata crisi economica condita da un picco di inflazione, e uno scandalo scoppiato proprio nell’Istituzione da lei guidata. Ma come ci racconta: “Le sfide sono state senza pari, ma lo sono state anche la resilienza, la solidarietà e l'unità del Parlamento Europeo, e di questo sono estremamente orgogliosa”. Non dimentica di citare un’altra grave crisi, oramai endemica, dell’UE: la gestione equa del flusso di migranti e richiedenti asilo. La buona notizia è che, dopo anni di stallo, l’8 giugno scorso è stato trovato, in Consiglio 'Affari interni', un accordo politico sul nuovo Patto sulla Migrazione e l'Asilo, presentato nel settembre 2020. Si tratta di una vera svolta dopo anni di intensi negoziati, e si spera che il nuovo testo possa essere una buona base per i negoziati tra il Parlamento Europeo e il Consiglio.
Il suo rapporto con l’Italia è stretto, rafforzato dall’ottima conoscenza della nostra lingua, che non ha timore di parlare o addirittura scrivere, quando è opportuno. La visita nel nostro Paese di fine giugno è stata un’occasione propizia per twittare in italiano. L’Italia, secondo Mme Metsola ha un ruolo centrale in Europa. E l’Europa ha ancora molto da fare. Ribadisce che il Parlamento ascolterà sempre i cittadini e le loro necessità. Ma non concede nulla ad una modifica profonda dei Trattati dell’UE, e ribadisce: “Non mi fraintenda: l'obiettivo non è la ‘modifica del Trattato’ in sé, ma una migliore cooperazione nel settore della difesa, l'obiettivo è una politica sanitaria comune, l'obiettivo sono acquisti congiunti di energia, come regola”.
Concludiamo con una nota divertente. Chi si è perso il siparietto tra Fiorello e Roberta ai margini del Premio Biagio Agnes 2023 lo potrà rivivere qui. Spigliata, divertente e capace di replicare all’ironia dello showman in un italiano perfetto!
Le copertine di PRIMOPIANOSCALAc del 2023 sono state pensate per creare, con i volti dei protagonisti, una sorta di merchandising museale. Ogni mese un oggetto viene personalizzato con il volto in bianco e nero dell’intervistato. È così che una t-shirt, un magnete o una shopper diventano un ricordo, un’esperienza, un simbolo. I nostri ospiti si trasformano in vere e proprie figure iconiche, alla stregua delle opere esposte in un museo: l’Uomo Vitruviano di Leonardo, i girasoli di Van Gogh, la creazione di Michelangelo nella Cappella Sistina... Per Roberta abbiamo scelto un puzzle, la metafora perfetta di tutti i problemi che cerca di risolvere ogni giorno nel suo lavoro, dove cercare di mettere insieme i pezzi è un obbligo. Un puzzle incompleto, invero, con pochi spunti per comprendere quale sarà il quadro finale. Con incompleto intendiamo che Mme Metsola potrebbe anche non avere in mano tutte le tessere, ma lavora con quelle in suo possesso, cercando di capire quale quadro (politico o di politiche) si può ottenere.
Con questo numero di agosto, tutti noi di Telos vi auguriamo un buon rientro dopo, quella che speriamo sia stata, una rilassante vacanza estiva.
Mariella Palazzolo
Roberta Metsola Tedesco Triccas è la Presidente del Parlamento Europeo. L’11 gennaio 2022 è Presidente ad interim, dopo la scomparsa di David Sassoli; una settimana dopo, il 18 gennaio, giorno del suo compleanno, viene eletta alla Presidenza dell’Assemblea. La più giovane della storia e la terza donna dopo Simone Veil– 1979/1982, e Nicole Fontaine– 1999/2002. Si è laureata in Legge all’Università di Malta e si specializza in Diritto e politica dell’Unione Europea presso il Collège d'Europe di Bruges, fucina delle élite europee. È stata addetta alla Cooperazione legale e giudiziaria alla Rappresentanza permanente di Malta presso l'Unione Europea. Inizia l’attività politica molto giovane, con la militanza nel Moviment Zgħazagħ Partit Nazzjonalista, la formazione giovanile del Partito Nazionalista, e nello European Democrat Students, movimento giovanile del Partito Popolare Europeo, del quale è stata anche Segretario Generale. Entra a far parte per la prima volta del Parlamento Europeo nel 2013, nel Gruppo del Partito Popolare Europeo, subentrando al suo collega di partito Simon Busuttil, che nel frattempo era stato eletto al Parlamento nazionale. L’anno successivo, nel 2014, viene eletta alle Europee, risultando la più votata del suo partito, ed è rieletta nel 2019. A novembre 2020 è eletta prima Vice Presidente Vicaria del Parlamento Europeo- la prima maltese ad assumere questo incarico.
Parla quattro lingue: oltre al maltese, sua lingua madre, conosce bene l’inglese, il finlandese (lingua del marito) e l’italiano.
Ama cucinare. È nata a San Ġiljan e vive a Bruxelles. Dal 2005 è sposata con Ukko e hanno 4 figli: Luca (16 anni), Alec (15 anni), Marc (11 anni) e Kristian (7 anni).
Marco Sonsini
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