Brutti, cattivi e pericolosi. A volte ritornano
L’incontro Brutti, cattivi e pericolosi. Fenomenologia del lobbismo è stato organizzato dall’Associazione Odós. Il titolo non è nuovo, ma fu coniato dall’indimenticato e indimenticabile Andrea Ballarini, anima del Bea Café, caffè letterario, come quelli che c’erano una volta.
Mariella Palazzolo, AD di Telos A&S, con una quasi trentennale carriera di lobbista spera di avere avuto, anche questa volta, qualcosa di non ovvio da dire: ha raccontato cosa vuol dire fare lobbying, perché si fa, e soprattutto come si fa.
Niente teorie astruse, né posizioni ideologiche da difendere, ma solo la descrizione di una professione seria e utile.
Una professione tecnica, ma che necessita una capacità di leggere e interpretare la politica e le politiche. Una professione che a causa di facilitatori, faccendieri e persone che fanno tutt’altro, subisce lo stigma del facile pregiudizio.
Ha raccontato la sua giornata, cosa fa praticamente, senza dimenticare alcuni aneddoti indispensabili a rendere più piacevole la conversazione su una professione che non prevede lustrini, né cene o vernissage. Ma carte. Tante carte.
Ha risposto alle tante domande, e ha cercato di fugare i tantissimi dubbi dei partecipanti.
Di certo non ha voluto annoiare! A dispetto del sottotitolo filosofico.
Agente provocatore è stato Beppe Sciortino, giornalista ed esperto di politica.
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