Lobby: poco orgoglio, tanto pregiudizio
"L’attività di advocacy è uscita dall’ombra. Ci sono corsi universitari e master. Le società specializzate crescono. Ma i tentativi di fissare le regole del gioco, come i registri di Camera e Mise, sono monchi e producono storture. E la politica ha paura a dialogare apertamente. Risultato: i processi decisionali restano poco trasparenti". Massimo Gaia intervista, su MAG, Marco Sonsini di Telos A&S che sul termine advocacy non è proprio d’accordo. Sonsini sottolinea ancora una volta la necessità della trasparenza del processo decisionale per ‘uccidere la compravendita, illecita e illegale, delle bozze dei provvedimenti’ e sui Registri, ai quali Telos A&S è rigorosamente iscritta, ribadisce che ‘sono risposte a un falso problema’.
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